Nel bosco di via Terni, investito dalla tromba d’aria e dalla grandine del 24/07/2023, sono iniziati gli interventi di riqualificazione basati sul piano triennale 2024/2026 del valore di euro 170.000, predisposto dagli agronomi della Società partecipata AMGA S.p.A. e finanziati con oneri propri del bilancio comunale.
La tromba d’aria accompagnata dalle abbondanti precipitazioni con grandine che ha colpito il territorio canegratese il 24/07/2023, oltre ai danni ad edifici pubblici e privati, ha completamente devastato il bosco ceduo di via Terni, un’area a verde adiacente il centro sportivo comunale Sandro Pertini, meta di appassionati sportivi. La vegetazione fu praticamente decimata: il 95% delle piante finì a terra sia per cause dirette, quali il vento forte che ne causò il ribaltamento che da cause indirette, infatti ribaltandosi e schiantandosi al suolo, le piante finirono per danneggiare anche le alberature vicine.
La Società partecipata del Comune, affidataria del servizio di gestione delle aree a verde, Amga S.p.A., era intervenuta nell’immediatezza dell’evento, mettendo in sicurezza l’area, impedendo l’accesso al pubblico e quindi rimuovendo tutte le piante ribaltate e irrimediabilmente danneggiate, ma anche gli esemplari che l’anomalo evento atmosferico aveva reso a rischio di caduta.
Con la Deliberazione n. 113 del 29/05/2024, la Giunta Comunale ha dato mandato agli uffici di intraprendere le procedure per avviare la progettazione relativa agli “Interventi di riqualificazione e gestione del bosco di via Terni” che si sviluppa su tre lotti prestazionali da realizzare in ciascuna delle annualità 2024, 2025, 2026.
Gli agronomi di AMGA, prevedono infatti, “nei prossimi due mesi di eseguire un taglio selettivo del sottobosco per selezionare i giovani alberi che spuntano sia dalle radici lasciate sottoterra, sia dai ceppi vitali, così come dalla semina naturale del bosco preesistente. In gergo questi giovani alberi vengono definiti “ricacci”, termine che allude al fatto che la radice sta, appunto, ricacciando, ossia sta emettendo della nuova vegetazione. Di questi ricacci – che potranno raggiungere altezze e diametri significativi, andando così a ricostituire il soprassuolo boschivo – si andranno a tenere solo quelli visibilmente più sani: insomma, sarà una ricrescita selezionata e guidata».
“Nel 2025, nei mesi di maggio, luglio e ottobre, sono invece «previsti tre tagli che andranno a riguardare quelle aree destinate a prato: sarà, infatti, rimossa tutta la vegetazione indesiderata perché infestante quali rovi, erbacce, etc.”
“Partiranno, invece, a novembre del prossimo anno e si concluderanno entro marzo 2026 gli interventi di messa a dimora di piante autoctone. La scelta si orienterà su specie di pregio e di alto valore naturalistico, come Tigli, Frassini, Celtis, Lecci, etc. Andranno escluse alcune specie come gli Aceri, i Faggi e i Ciliegi, perché bersagli prediletti dall’Anoplophora Chinensis, l’insetto “mangiapiante” purtroppo ancora presente sul territorio di Canegrate e in quelli dei Comuni limitrofi». «Si utilizzeranno piante già formate, non solo per accelerare il più possibile la ripresa del bosco, ma anche perché la loro chioma contribuirà sia a ridurre la crescita di arbusti infestanti, sia a favorire l’insediamento e la salvaguardia della fauna selvatica, nonché a ridurre l’erosione superficiale del terreno. A febbraio del prossimo anno sarà eseguito un altro taglio sull’area destinata a prato. Saranno inoltre rimosse le piante infestanti e sarà effettuata la semina dei tappeti erbosi e così via, sino al 2026. Insomma, il bosco di via Terni avrà tutte le cure che merita e, proprio grazie a queste ultime, sarà ancora più fruibile da parte della popolazione».